"Il
morso che corre sulla pelle"
a cura di:Azienda agricola
Monte d'Oro
Metafora coniata dall'
azienda che descrive la sensazione di
benefico solletico e piacevole bruciore che attraversa il corpo
subito dopo avere degustato un peperoncino di Monte d'Oro.
Quelli in vendita
nei supermercati e anche molti di quelli prodotti in grandi
quantità in Cina, In Tailandia, e anche in sud Italia,
non riescono a produrre questa sensazione, tendendo al
sapore amaro e piccante che riesce soltanto a
bruciare senza rilasciare nè gusto , nè profumo , nè gran
parte degli effetti legati alla capsaicina.
Un assaggio pianta
per pianta che inizia a luglio e finisce a settembre in grado
di selezionare pochi frutti per ogni specie per ricavare i
preziosi
semi utili le nuove piantagioni.
Questo fa del
peperoncino di Monte d'Oro un prodotto speciale, direi unico
nel suo genere.
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Ma parliamo un po'
di storia del peperoncino (capsicum annuum).
Prove archeologiche dimostrano che il peperoncino veniva usato come alimento curativo
già dalle popolazioni indigene in Messico
circa 7000 anni fa, come medicinale per curare ferite
, prevenire malattie broncopolmonari , infezioni, per
conservare gli alimenti.
Nel nostro continente la comparsa è da attribuire al medico
Diego Alvarez Chanca di Siviglia, medico e
biologo della seconda spedizione di Cristoforo
Colombo del settembre del 1493.
Al ritorno del lungo viaggio , portò
insieme a piante di tabacco, pomodoro e melanzana, queste
piante in Europa, piante allora sconosciute.
Il peperoncino non fu
apprezzato in un primo momento.
Le classi nobili del tempo privilegiavano il pepe
nero che era preziosa merce di scambio .
Il pepe era più ricercato perchè la pianta era
difficile da coltivare e quindi aveva un valore commerciale
altissimo, a differenza del peperoncino che poteva
facilmente essere coltivato.
La Chiesa poi non vide di buon grado la pianta
, poichè gli effetti eccitanti furono considerati devianti
e provocati da
forze del male.
La sua
propagazione però fu inevitabile per le evidenti proprietà
benefiche e curative .
La sua
diffusione fu incrementata grazie all' opera dei commercianti portoghesi che ne fecero
grande uso nelle colonie nel secolo XVI.
In Europa fu poi il dott. Mattioli, famoso studioso senese, che
nel 1568 , chiarì e tolse ogni preconcetto sul frutto
piccante scrivendo sulla pianta un vero e proprio trattato.
Lo distinse dal pepe , spezia piccante,
con la quale il peperoncino poco o niente aveva in comune.
Scrisse il primo trattato sul peperoncino, e ne elencò gli
innumerevoli proprietà farmacologiche.
La scoperta più interessante risale ai giorni nostri , grazie alla quale
fu attribuito il premio Nobel nel 1937 all' 'ungherese Szent Gyorgyl
che scoprì la vitamina C facendo analisi e studi su un peperoncino
"buono".
Recentemente
l'efficacia della capsaicina, è ufficialmente
riconosciuta dalla medicina, e l'uso per malattie
cardiovascolari, ulcere, emorroidi, ipertensione, depressione, sta diffondendosi per usi
curativi in tutto
il mondo.
Situata sulle colline davanti a Viareggio , dal 1990.
l'azienda Monte d'oro, sta selezionando piante di peperoncino
grazie alla bella terra e al microclima secco, alla fresca brezza
della sera che scende dai boschi di castagno e che mescola
profumi e pollini
nelle colorate, piccanti piantagioni di Monte d'oro. nicola
pistoresi
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